Isabella Sacrato

 

Isabella Sacrato
via A. Aleasi, 13
45100 Sarzano (RO)
tel. e fax 0425 490 593

 

Nasce a Lendinara (RO) nel 1957, e risiede a Sarzano (RO). Sin dall’infanzia ama l’arte e il colore che è il mezzo principale per comunicare le proprie sensazioni. Tiene la sua prima mostra nel 1981 nel paese di origine insieme ad altri pittori locali, presentando i primi oli su tela.
Successivamente ha partecipato a varie mostre collettive e personali in varie località italiane, riscuotendo una buona critica.
Dopo qualche anno di ricerca sulle varie tecniche pittoriche, approfondisce l’uso dell’acquarello con il quale ottiene effetti irreali e fiabeschi.

Di lei hanno Scritto:

“ Isabella ama la pittura, ama i paesaggi e i fiori e tutto ciò che ha sapore di pulito e di sereno, con quello che di sincero esiste nella sua pittura. Isabella ci porta un messaggio lirico e fantastico”.

LOREDANA BRESEGHELLO

“ La fantasia vaga nel mondo delle favole e la mente si perde nelle sfumature di un sogno. Fare scendere quel pensiero sottile dandogli una forma riconoscibile è come far scivolare colore senza
forma sulla “ tavola “ della realtà… Isabella esibisce, così, un’arte di schiettezza e di semplicità; con abilità tecnica, il segno, la materia cromatica diventano intimo itinerario, alla pittura arriva come ad una meta e poi… si continua a viaggiare “.

MIRELLA BOSO

“Case contadine che echeggiano la loro presenza come fantasmi avvolti nella nebbia, alberi spogli definiti in contorni nebbiosi , cieli che prediligono la presenza del bianco, campi che ostentano i colori della nostra terra. I silenzi che si leggono nelle immagini acquerellate di Isabella Sacrato, si fondono con la trasparenza della carta. Il segno si dissolve in larghe macchie che sembrano raccontare quello che l’artista percepisce . Il paesaggio rappresentato sfugge ad una realtà figurativa per trasformarsi in qualche cosa di fiabesco , di fantasioso , avvolto in un chiaroscuro
che permette di cogliere la finezza della pennellata. All’ acquarello, la Sacrato alterna matite colorate dalle quali nascono ancora scorci di paesaggio, fiori questa volta ingenuamente più caldi, più personali. E’ un racconto che continua sempre più impetuoso attraverso carte che definiscono la personalità dell’artista e, nello stesso tempo, coglie gli aspetti del paesaggio che la circonda”.

GUIDO SIGNORINI


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