Mario Lasalandra EFIAP

 

tessera Athesis n. 257
Mario Lasalandra è nato ad Este (Padova) nel 1933 dove vive e lavora.
Nel 1962 dopo esperienze nel campo della pittura, scopre la fotografia e realizza la sua prima mostra personale con il reportage Immagini d’Egitto.
È socio del Fotoclub Padova, all’interno del quale si è proposto come vivace animatore culturale. È socio d’onore dell’associazione culturale Athesis. Il suo interesse per l’indagine fotografica lo colloca subito tra i migliori artisti italiani.
Egli ama inventare i suoi temi e costruirli poi pazientemente come lo scultore fa con la creta. L’ambiente sereno dei Colli Euganei, dove egli vive, i grandi silenzi della campagna veneta sono gli artefici principali delle magiche impressioni che promanano dalle sue fotografie.
Un continuo processo di invenzione gli consente di innestare sopra un reportage d’ambiente fortemente intellettualizzato, una serie di metafore e di simbolismi a meta’ tra la sospensione metafisica e l’affioramento surrealista in cui la sostituzione magica del reale crea stimolanti avventure visive.
Ha esposto nelle più importanti rassegne in Italia e all’estero ed al Museo d’Arte Moderna di New York. È presente all’International Center di New York diretto da Cornel Capa, nella Biblioteca Nazionale di Francia, nella collezione permanente del CSAC di Parma, nella Biblioteca Nazionale Italiana, nella raccolta I Vivial di Praga e nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

Da AthesisNews.it, n. 1 maggio 2008
Mario Lasalandra di Graziano Zanin

Ho avuto la fortuna di conoscere Mario trent’anni fa quando ho iniziato l’avventura del Cine Foto Club Athesis. Un’associazione che da subito ha avuto la grande opportunità di avere come maestri di riferimento persone carismatiche, capaci di trasmettere stimoli per riflettere sulla fotografia ed esprimersi con questa.
L’Autore con il quale iniziamo la rassegna è certamente quello che ha maggiormente rappresentato un riferimento certo per far capire a molti che l’arte costituisce una grande opportunità per maturare e che la creatività della fotografia non è seconda ad altre forme espressive.
Lasalandra nasce come pittore e queste origini le ritroviamo nelle “composizioni” fotografiche che spesso sono dettate dalle caratteristiche del pittore che mette assieme le cose anziché isolarle come fa la maggior parte dei fotografi.
Anche le sue esperienze teatrali lo portano a far gestire la scena dai suoi figuranti che inizia a proporre come esseri surreali che suggeriscono mondi paralleli nei quali vivono tanti personaggi enigmatici e surreali.
Anche i personaggi reali che trova nella sua terra sono nel contempo analisi e sintesi di una vita spesa a volte con difficoltà ma con dignità.
Da subito i consensi lo spronano a proseguire la sua personale ricerca rinvigorita dallo spirito amatoriale dell’artista non vincolato a commesse.
Distingue quindi nettamente la produzione professionale fatta su commissione da quella che realizza ossequiando solamente la sua sensibilità.
Vive l’esperienza del nonno materno, fondatore del rinomato studio Tuzza di Este, come determinata dal fato.
Il grande lucernario dello studio ricorre spesso nei suoi ricordi e non è raro lo citi quando con spigliata eloquenza parla dei suoi lavori.
La luce, la morbida e incantata luce naturale gli plasma anche l’animo ed è con questo continuo riferimento che produce le sue opere.
Non dimentica mai che la fotografia è scrittura con la luce e quindi la cavalca e la domina per dare atmosfera e plasticità alle sue creazioni.
Il consenso sul suo operato è consistente e, oltre ai consensi casalinghi, i riconoscimenti iniziano a provenire anche dall’estero.
Nel 1964 è invitato ad esporre al “Museum of modern art” di New York. Successivamente è presente in svariatissimi volumi di fotografia personali e collettivi nonché a mostre in diverse città d’Europa. Nel 1975 rappresenta l’Italia all’Internazionale di Berlino e dal 1976 vanta una personale allestita in Polonia.
Decine sono le mostre che lo hanno visto protagonista fino ad oggi. Nel 1996 la Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) lo nomina Fotografo dell’anno pubblicando un’antologia delle sue immagini più espressive.
È un grande e lo dimostra continuamente con i suoi lavori e con la sua disponibilità a trasferire le sue conoscenze, senza reticenza, agli altri.
Ho avuto modo di ringraziarlo in questi giorni perché ancora una volta ha dimostrato la sua grande signorilità accosentendo di esporre assieme agli amici dell’Athesis che hanno festeggiato l’anno scorso trent’anni di attività.

Mario Lasaladra – Solo

 

Manifestazioni:

2014 Mostra fotografica e di oggetti da scene fotografiche – Mestre (VE)