Silvio Zago

 

Silvio ZAGO
via De Gasperi, 8
Cavarzere (VE)
tel. 0426 522 97
sito silviozago.it

 

 

 

Silvio Zago compare timidamente, come pittore, solo da qualche anno, ma disvela felici intuizioni cromatiche spinte ad una produzione incessante, in una tensione creativa orientata spontaneamente all’immediatezza di spazio colore.

Pittore di paesaggi, difficile da definire quanto ad appartenenze, ma che si inserisce perfettamente nella definizione classica della moderna pittura di paesaggio.

Per lui, infatti, il paesaggio è – come appunto dicono i testi – un soggetto o un motivo d’ispirazione su cui sperimentare i modi e il senso di una rappresentazione soggettiva della realtà attraverso il fare pittorico.

E il fare pittorico di Zago è fondato sulla capacità istintiva di saper cogliere gli aspetti più intimi e belli della natura e di rappresentarli poi, semplicemente, per il pubblico.

L’uso prevalente della spatola su tela, un innato gusto del colore e lo studio della luce gli consentono composizioni cromatiche tanto ardite quanto piacevoli, che trasmettono all’osservatore la serenità ma anche l’ansia di un pittore che si espone con inconsueto candore.

Tra i “paesaggi” di questo pittore troviamo spesso canali, barche, ponti, calli, ecc.visti con l’occhio di chi non si accontenta della loro bellezza esteriore, ma che ne ricerca i tratti interiori, l’anima.

Così è, e forse ancor di più, per i numerosi paesaggi agresti, in cui casolari abban-donati, lungi dal suscitare in chi li osserva una facile nostalgia del passato, sembra-no rivivere in armonia con la natura che li circonda.

Così è per gli agglomerati urbani, che sono un altro soggetto di Zago, in cui le case o i fabbricati, a volte persino affastellati, sembrano rivendicare una loro vitale esi-stenza.

“Natura, non rielaborazione della realtà ma, dice la prof.ssa Fanny Quagliato, forma di immediata partecipazione ad essa”.

Silvio Zago, nato a Cavarzere nel 1946, è già un pittore affermato e la sua maturità artistica ed estetica è compiutamente espressa con lavori di buona fattura e con elaborazioni molto significative.

Note su Silvio Zago

“La saggistica sull’arte e sulle lettere, in genere, si ispira alle attribuzioni scolastiche. Nel caso della pittura di Silvio Zago, tuttavia, una attribuzione fedele ai suddetti programmi interpretativi non sembra possibile o almeno non può ritenersi sostanziale.

Zago è pittore – poeta della sua terra, quella che s’allunga sulla padania profonda e misteriosa: quella delle case dalla pareti bianche che conservano la luce assillante delle trasparenze acquee e delle terre che raccolgono le minute piante come gazzelle lungo i sentieri del vento. Il suo “infinito” non invita al naufragio leopardiano, ma alla raccolta di un seguito di sensazioni che si nutrono di canneti, di acque intuite e d’orizzonte arcano”.

Mario Agnoli

 

“Zago è fedele alla sua terra d’origine, la sente propria e ricrea nelle sue opere atmosfere che trasportano idealmente tra il Delta del Po e la mitica laguna veneta, musa ispiratrice di tanta arte del passato. Le sue immagini ci riportano a questo mondo, un po’ ovattato, immerso in una umida luce marina.Opere vivacizzate dall’uso sapiente del pennello e della spatola. I tratti essenziali rivelano innanzitutto l’implicità della linea, che ne diventa elemento inscindibile. Zago dipinge quasi senza disegno, facendo sfumare i limiti, spinti a confondersi e l’oggetto emerge per sapienti ed unificativi attimi di luce che tendono a smaterializzare la forma, sparendo poi nell’ombra spesso dominante”.

Roberto Ambrosi

“Nelle sue opere l’arte diviene narrazione, descrizione, rappresentazione, espressione di sentimenti ed emozioni. E’ un artista che sa filtrare la cultura, il reale e gli stimoli che da essa riceve”.

Ugo Bello

“I dipinti escono dai quadri: ti abbracciano e poi si raccontano. Sono essenzialmente paesaggi, panorami lacustri che raccontano i luoghi ai quali è legato. Sono immersi in un profondo silenzio, infondono quiete: sono paesaggi in cui l’immagine in primo piano sembra uscire dalla tela per poi degradare lentamente verso l’orizzonte”.

Anna Berto

“Acqua che ritorna negli splendidi paesaggi veneti di Silvio Zago, artista capace di morbide e poetiche riflessioni, in cui lue e colori sono in grado i narrare il silenzio e l’intima vastità di un mondo conosciuto, ma non per questo incapace di essere infinito, come lo è l’emozione”.

Cristina Boschini

 

“Il suo paesaggio vive di spatola e respira, si direbbe grazie a questa incidenza diretta ed essenziale, tendente a sostituire i dolcismi del racconto d’impressione con una serie di gesti che la pulsione della lama, con una concertata iterazione sull’area pigmentata, offre clima, atmosfera”.

Donat Conenna

“La forza della natura e, parimenti, la sua delicatezza, sono celebrate da Silvio Zago come simboli di un’appartenenza alla terra viscerale, indissolubile, sancita dai simboli che riportano ad un tempo passato. Una casa, una gondola, uno scorcio, un paesaggio”.

Luca Crepaldi

 

“A spatola è la pittura di Silvio Zago, che serba racconti di terra e acqua, di pianure e casolari del Po. La materia cromatica cambia pelle e sostanza nella traduzione sensibile che l’artista fa delle emozioni di fronte ai luoghi del cuore. Così il paesaggio appare descrittivo e visionario, concreto e indefinito, filtrando un gioco di forme reali e astratte, di macchie di colore e di variazioni di toni, in un miracoloso equilibrio di ricchezza di elementi”.

Michele Fuoco

 

“Sprazzi di luce fermati su tela con pennellate improvvise, come trasposizione dei sentimenti ci parlano di immagini ritrovate nell’odore salmastro dell’aria che coinvolge i sensi e la mente e procura sensazioni stranianti rarefatte, oscillanti nel tempo sospeso.

Scenografiche distorsioni per una natura composta dai suoni del silenzio, dalle sfumature ovattate del tramonto, dai timori notturni, stati esteriori immersi in fondo all’anima di Zago e rielaborati in percettiva sensibilità dipinta”.

Antonella Iozzo

 

“Una velatura di madreperla si stende sui paesaggi di questo pittore, che si nutre di atmosfere struggenti ed indimenticabili. L’artista ci rende spettatori incuriositi ed incantati di paesaggi da accarezzare con gli occhi e fissare con la forza espressiva del segno del colore”.

Rosetta Menarello

 

“Maestro veneziano, ci immette nel suo mondo particolare con creazioni di indubbia bellezza. L’armonia del costrutto è sempre avvolta da morbide sensazioni cromatiche in un incedere figurativo di grande pertinenza stilistica”

Michael Musone

 

“Il pittore veneto Silvio Zago dà espressione all’emotività attraverso le ondulazioni del paesaggio, le case, i palazzi, l’acqua, le campagne. Paesaggio a volte nitido, a tratti sfumato e solo intimamente intuibile, in alcuni istanti ispirazione indecifrabile di uno stato d’animo piuttosto che rappresentazione di un luogo e di un momento, che diventano mero pretesto per raccontare la mente e il cuore”.

Chiara Pippo

 

“I paesaggi si svolgono fra folte macchie brune di alberi sormontate da un cielo ad intarsio; talvolta è il freddo del colore che predomina – inconscio e preinconscio spirituale, segno di una quiete esasperata, esaltata da una purezza illesa”.

Fanny Quagliato

Mostre personali

  • Luglio 2010 – “Il paesaggio e l’anima” – sala espositiva di Tai di Pieve di Cadore (Bl)
  • Maggio 2010 – “Colori di terra e di acqua” – Oratorio di Limena (Pd)
  • Aprile – Novembre 2010 – Centro “Unicuique” – Cesena
  • Marzo 2010 – Galleria “Art Time” – Udine
  • Febbraio 2010 – Ristorante “Elisir” di Stanghella (Pd)
  • Settembre 2009 – Galleria “La Spadarina” – Piacenza
  • Agosto 2009 – sala consiliare- Municipio di Valle di Cadore (Bl)
  • Luglio 2009 – Osteria “De Argeo” – Concadirame di Rovigo
  • Marzo 2009 – Palazzo comunale “La Loggia” – Motta di Livenza (Tv)
  • Ottobre 2008 – Galleria “Poliedro” – Trieste
  • Settembre 2008 – Centro Civico di Pegolotte di Cona (Ve)
  • Agosto 2008 – Ristorante “Petraraca” – Boara Pisani (Pd)
  • Luglio 2008 – Hotel “Unaway hotel” – Occhiobello (Ro)
  • Gennaio 2008 – Società editrice “Imprimenda” – Limena (Pd)
  • Dicembre 2007 –Galleria “Città di Padova” – Padova
  • Luglio 2007 – Scuola media “T. Livio” di Cona (Ve)
  • Luglio 2006 – Ristorante “Il monaco” Urbana (Pd)
  • Giugno 2006- Palazzo Ravagnan – Chioggia
  • Agosto 2006 – Ristorante “Ca’ Nova” di Ro Ferrarese
  • Settembre 2006 – Palazzo della Loggetta – Monselice (Pd)
  • Giugno 2006 – Circolo pittorico “S.Pagan” – Chioggia
  • Marzo 2005 – Sala Cordella di Adria (Ro)

 

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